25 maggio 2002 - ore 21
A PIEDI NUDI NEL PARCO
di NEIL SIMON |
Regia FEDERICO PASSARIELLO jr.
Costumi ELENA MASSACRA
Audio LUCA CATUCCI
BARBARA GALEANDRO
FEDERICO PASSARIELLO jr.
AMELIA QUARANTA
DOMENICO BRISCI
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All'insegna dell'ilarità e della tenerezza, la
Compagnia Capital propone una delle più famose commedie del
drammaturgo americano Neil Simon, "A piedi nudi nel parco",
del quale tutti ricorderanno sicuramente la trasposizione
cinematografica, del 1967; che ebbe come interpreti i
giovanissimi Robert Redford e Jane Fonda nella parte dei due
sposi, Corie e Paul, Mildred Natwick, che conquistò la
nomination per l'Oscar, nella parte della madre di Corie, e
Charles Boyer nella parte dell'eccentrico Signor Velasco.

Il testo teatrale andò in scena al Baltimore Theatre, il 23
ottobre 1963, ed è in ordine di tempo la seconda commedia di
Simon ad essere rappresentata a Brodway. Le repliche furono
1530. Il regista Mike Nichols e la protagonista Elisabet
Ashley (Corie) ottennero il Tony Award (l'Oscar del teatro).
Gli altri interpreti erano: Robert Redford, Mildred Natwick
e Kurt Kasnar (Velasco).
Per la Capital è il secondo lavoro di Simon portato in scena
in otto mesi. Rumors, sempre per la regia di Federico
Passariello jr., ha debuttato ad agosto al teatro
dell'Historic Club '73 di Taranto. Nonostante il testo
teatrale sia datato 1963, l'analisi che l'autore fa della
relazione di coppia incarna angosce e timori sempre attuali:
la paura del cambiamento, del rinunciare a qualcosa di se in
favore dell'altro. Non importa se quella città dove Simon
ambienta quasi tutte le sue commedie è l'amatissima New
York, perchè ormai siamo tutti figli delle stesse metropoli
e tutti schiavi delle stesse sindromi. Ciò che Simon dice
attraverso i suoi personaggi lo dice agli uomini figli della
globalizzazione: l'importante è che la risata e l'amore ci
rendano protagonisti della nostra umanità. Commedia dei
buoni sentimenti e di grande divertimento, come ai tempi in
cui Simon la realizzò, racconta una "bella favola" senza per
questo perdersi nella frivolezza gratuita. |