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Festival Nazionale Premio Taranto Teatro > TAI
T.A.I. ENTE TEATRO AMATORIALE ITALIANO
Il T.A.I. - Ente Teatro Amatoriale Italiano - riconosciuto con Decreto del Ministero dell'Interno in "ente nazionale a finalità assistenziali", viene costituito nel gennaio 1983 allo scopo di promuovere il consolidamento, la diffusione e lo sviluppo del Teatro Amatoriale in tutte le sue forme ed articolazioni attraverso i settori del teatro di prosa, della danza, della musica, della polifonia e di tutte quelle attività operanti nell'ambito culturale, ricreativo, sociale e di volontariato.
L'organizzazione del T.A.I. si estrinseca attraverso una struttura, centrale e periferica, composta dal Consiglio Direttivo, dal Consiglio Nazionale, dalle Segreterie regionale e provinciali: organismi eletti, unitamente al Presidente Nazionale, dal Congresso Nazionale (ogni quattro anni), costituito dai legali rappresentanti dei gruppi e compagnie affiliati, e da una Consulta Artistica.
La parte economica dell'Ente viene gestita coi ricavi del tesseramento e l'erogazione di eventuali contributi nazionali e locali sotto il diretto controllo della Presidenza Nazionale e del Collegio dei Revisori dei Conti. Per l'attività artistica, il T.A.I. allestisce ogni anno dalle sedici alle diciotto rassegne tra regionali e provinciali, con una menzione particolare per il Festival Nazionale "Premio Taranto Teatro - Arlecchino d'Argento", che ha luogo nella Città di Taranto, oltre a stages e incontri coi gruppi e compagnie affiliati e alla cura di scuole di teatro. Infine, il T.A.I. è membro fondatore del "Centro Italiano" dell'AlTA-IATA (l'Associazione Internazionale Teatro Amatori), che raggruppa oltre settanta Paesi di tutti i Continenti ed è componente del C.I.F.T.A. (il Comitato Internazionale Teatro Amatori di Cultura Latina).

IL TEATRO AMATORIALE
Il mondo del teatro amatoriale costituisce una realtà estremamente viva e vitale nel panorama culturale del nostro paese. Negli ultimi decenni ha subito una trasformazione profonda: prima era quasi esclusivamente un'occasione per occupare il tempo libero e per stare insieme, gradualmente è divenuto un modo culturale di impiegare il tempo. Oggi ha ormai una funzione pubblica e sociale.
Gli amatori hanno un proprio mercato e sono divenuti volontari che operano per la cultura della comunità nazionale, tutelando quel bene prezioso che è il teatro: portano i loro spettacoli in località dove il professionismo non potrebbe e non vorrebbe mai operare.
Ogni complesso riunisce elementi della più eterogenea provenienza: giovani, anziani, studenti, professionisti, ma anche portatori di handicap e giovani in fase di recupero.
Ecco quindi che dalla compagnia più impegnata alla compagnia occasionale, tutte svolgono quella funzione di aggregazione sociale.
Al di fuori da ogni retorica si può affermare che il teatro è una lezione di vita che scaturisce dal fare qualcosa insieme agli altri, in uno spazio idoneo e con un compito ben definito; con la differenza, rispetto alle altre attività di squadra, di non vincere o superare alcun concorrente ma semplicemente scambiare, trasmettere conoscenze con competenza e credibilità.
Un altro importante aspetto della straordinaria crescita del dilettantismo è il momento di crisi che attraversa il teatro professionistico, meno presente per numero di eventi ma anche qualitativamente livellato sulla mediocrità per una certa inflazione di artisti nazional-popolari-televisivi.
Importanti spazi per il teatro amatoriale sono già stati conquistati al Nord; altri forse più "urgenti" devono essere reperiti al Sud, in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia che stanno vivendo un importante momento di crescita culturale ed artistica che spesso purtroppo manca di riscontri strutturali sui rispettivi territori di competenza.
Soltanto in Puglia, per esempio, sono operative oltre centosettanta compagnie amatoriali con un numero di addetti valutabile intorno alle 1500 unità.

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